Ancora una giornata interlocutoria per i nostri colori. Tornano in campo le Under 14 con tre belle vittorie, due delle quali decisamente senza storia; in Under 16, limpida vittoria nel girone 5, a compensare la battuta d’arresto della squadra élite, forse appagata da tanti successi consecutivi e poco concentrata su una partita casalinga che, sulla carta, poteva sembrare “tranquilla”, a riprova del fatto che non ci sono partite tranquille, e soprattutto che in campo la carta conta poco. La Under 18 si prende una boccata d’ossigeno, che speriamo valga a rinfrancare i nostri ragazzi e a proiettarli con rinnovati stimoli nel prosieguo del campionato. Giornata negativa, sia pure di diverso tono, per entrambe le squadre seniores. In serie B i nostri ragazzi, dopo tante partite giocate alla pari per 60’ e perse nell’ultimo quarto, questa volta subiscono per 40’, ribaltano il match nel secondo tempo, per poi perderlo all’ultimo secondo, subendo una meta tecnica in mischia. Sconfitta inevitabile e incolpevole invece per la squadra UISP, entrata in campo già in inferiorità numerica per l’emorragia di giocatori di questo faticoso periodo dell’anno.
Under 12
Al torneo di Parabiago giornata dura e a più facce per i nostri ragazzi. La squadra 2 ha dominato, la squadra 1 ha perso.
Squadra 1
I nostri oggi praticano un gioco ben più ordinato che nella prima parte di stagione: apertura, portatore che prende la palla in velocità e avanza, e quando viene fermato riesce ad andare a terra e formare la ruck, sostegno che il più delle volte arriva a mantenere il possesso, e si riparte. Ma abbiamo 3 problemi: il primo è la mancanza di mordente, di grinta, di velocità in avanzamento, di voglia di andare a placcare e portare a terra l’avversario. Il secondo è conseguenza del primo, nel senso che per fermare un avversario in penetrazione vengono assorbiti non uno o due ma anche 3 o 4 dei nostri, e quindi sulle ali rimaniamo in forte inferiorità numerica: in 3 partite su 4 (Velate, Parabiago e Sempione) in varie occasioni ci siam trovati sul 1 vs. 3, o 2 vs. 4. Il terzo è che lo schema apertura-avanzamento-ruck-apertura è praticamente l’unico, se si eccettuano azioni individuali indice di tanto coraggio e poco gioco. Raramente il pallone prosegue oltre il primo o il secondo passaggio, e alla terza o quarta ruck alla fine un errore scappa e la palla viene persa. Nel conto delle novità positive, bisogna aggiungere la continuazione nel senso, ampiamente rispettata, e la ricomparsa del gioco al piede che non si vedeva dalla scorsa stagione. Prima partita persa col Velate, che già avevamo incontrato in semifinale a Parma. Avversari fisicamente dotati, che praticano la penetrazione verticale dei singoli o in alternativa si trovano spesso in schiacciante superiorità numerica sulle ali. Seconda partita col CUS, la migliore. Combattuta, persa 2 a 1, il miglior risultato da molti mesi a questa parte contro i ns. vicini di casa. Qui, la grinta non è mancata, e sulle ali infatti riuscivamo in qualche modo a recuperare. Terza partita col Parabiago, una disfatta, da dimenticare. Quarta coi Parco Sempione, prima metà noi in vantaggio, poi l’ennesima giostra di cambi, complice la stanchezza, fa saltare l’ordine in campo, ci si ammassa in centro e permettiamo agli avversari di recuperare sulle ali. In sintesi, un inizio di stagione duro, che mostra però già gli elementi base di un impianto nuovo di gioco. La giornata sia di sprone ai nostri ragazzi, che hanno poche settimane per tornare a giocare bene, prima degli impegni più importanti della stagione. (Vittorio)
Squadra 2
AU2-Sempione2 8-2. Gli avversari sono fisicamente superiori e la partita inizia con una meta subita dopo secondi. La squadra si ricompatta e mantenendo ordine in campo riescono a vincerla tranquillamente.
AU2-Parabiago2 6-1. Partita con poca storia giocata sulla velocità in attacco con belle aperture. In difesa, anche se difettiamo ancora un po’ sui placcaggi, la squadra resta tranquilla e con una buona occupazione di campo il Parabiago non trovava spazio per i suoi velocisti.
AU2-CUS2 2-2. Come sempre qualsiasi squadra del CUS è un avversario ostico da incontrare. I nostri, decisamente più leggeri, soffrono le incursioni centrali e ci vediamo sotto alla metà della partita di 2 mete a 0. I piccoli trovano la forza di riorganizzarsi e riprendono il loro gioco. Qualche apertura ben fatta, l’ordine in difesa e l’orgoglio li portano a pareggiare una partita molto fisica.
AU2-Velate2 5-3. Il Velate arriva all’ultima partita con lo stesso record dei nostri. Partiamo in svantaggio e pareggiamo, la storia si ripete uguale sino al 3-3. Poi il Velate prende il sopravvento e schiaccia l’AU nella sua metà campo. Passiamo in vantaggio grazie a una palla rubata di mano ad un avversario. Il Velate non ci sta a perdere e una seria infinita di ruck e maul, anche una meta annullata per palla sollevata, sulla nostra linea vengono fermate fino a un nostro calcio d’allontanamento che, ogni tanto serve anche la fortuna, resta in campo e riusciamo a portare l’ovale in meta. Le due compagini a fine partita si sono complimentate a vicenda. (Massimo)
Qui le foto di Gabriele Battagliarin.
Under 14
Amatori Union Rugby Milano 1 – Rugby Vallecamonica 1 62-17 (mete 10-3), qui le foto di Marco Bertossi
Amatori Union Rugby Milano 2 – Rugby Vallecamonica 2 61-10 (mete 11-2)
Chicken Rugby Rozzano – Amatori Union Rugby Milano 3 28-33 (mete 4-5)
Le tre squadre U14 di Amatori Union sono state impegnate sia sabato e sia domenica in questo ultimo weekend, la U14 bianca ha giocato sabato a Rozzano, mentre le U14 gialla e la nera hanno giocato domenica sul suolo amico, il CS Crespi. Ancora una volta tutte le tre compagini sono uscite vincitrici nei confronti sostenuti. Chicken Rozzano vs AU bianca 28 – 33: partita combattuta, che si è sbloccata nel finale a nostro favore, grazie alla determinazione dei nostri ragazzi. Più larghe le vittorie delle altre due formazioni che incontravano due squadre della Vallecamonica, AU gialla vs Vallecamonica 1 62 – 17, AU nera vs Vallecamonica 2 61 – 10.
Under 16
Élite: Amatori Union Rugby Milano – Rugby Rovato 17-20 (mete 3-3); qui le foto di Max Lazzerini, qui anche in versione per client filtrati da proxy.
Girone 5: FTGI Rugby San Donato 1981 – Amatori Union Rugby Milano 15-32 (mete 3-6); qui le foto di Maurizio Petrò, qui le foto di Marco Bertossi.
Cronaca della partita del girone élite. Il secondo turno del girone di ritorno vede impegnata l’U16 élite con il Rovato. La settimana dopo la sfida di Torino è stata di “scarico”. Il calo di tensione ha portato ad una settimana di allenamenti, con scarsa intensità e attenzione. La partita inizia come da peggiore delle previsioni. Il Rovato gioca con notevole intensità, in fase di possesso sono sempre avanzanti, la nostra difesa fatica a contenere. Quando abbiamo la palla commettiamo parecchi errori, e il Rovato recupera palloni. Il Rovato va in meta. Per almeno tre volte arriviamo vicini alla linea dei 5, ma errori ci impediscono di concretizzare. Concediamo un calcio di punizione al Rovato, che all’intervallo è in vantaggio 8-0. Dalla ripresa ci si aspetta un cambio di spirito, ed un accenno lo si vede. Con rapide azioni alla mano andiamo due volte in meta, siamo sul 12-8. A questo punto ci aspettiamo una ulteriore accelerata, come in passato, e invece … la luce si spegne. Il Rovato va due volte in meta. Per recuperare la partita dovremmo fare due met3, ma mancano cinque minuti alla fine. Ne facciamo una, utile almeno al punto di bonus. Il Rovato ha assolutamente meritato la vittoria. Ora gli sguardi bassi di fine partita si devono trasformare in sguardi concentrati, nei prossimi allenamenti, e “affamati”, nelle prossime partite. Se i ragazzi ci riusciranno, allora, il risultato non ottenuto sarà servito.
Cronaca della partita del girone 5. Inizio di giornata freddo a San Donato, sia nel clima che nella convinzione dei nostri ragazzi. Primo tempo di botta e risposta nelle mete con l’AU che insegue avversari più ordinati che beneficiano inoltre di molti calci di punizione ed in avanti da parte dei nostri. Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo ma una costante presa di fiducia dei nostri ragazzi ed un buon utilizzo del piede consentono il recupero e poi il sorpasso sui ragazzi di San Donato che iniziano a cedere sul piano fisico. Nel finale di partita l’AU ha quindi modo di aumentare il vantaggio concludendo 15-32.
Under 18
Amatori Union Rugby Milano – Seregno Rugby 24-10 (mete 4-2)
Per quanto riguarda la partita, il sole quasi primaverile ha portato bene ai nostri ragazzi che hanno ottenuto la vittoria e anche il bonus mete, malgrado una tendenza generale a complicarsi la vita con qualche errore di troppo. L’importante è il risultato e, ancor di più, lo spirito che è stato quello giusto.
Seniores
Serie B: Rugby Novara – Amatori Union Rugby Milano 30-26 (mete 4-4)
UISP: Vanzago Rugby Lyons – Amatori Union Rugby Milano 48-12 (mete 8-2)
La sconfitta della prima squadra questa volta lascia ancor più l’amaro in bocca rispetto alle “solite” sconfitte, quelle che arrivavano negli ultimi venti minuti contro squadre più avanti in classifica, e contro cui giocare alla pari per tre quarti di gara poteva già essere un titolo di merito. Questa volta i nostri sono irriconoscibili per tutto il primo tempo: subiscono il gioco dei padroni di casa, non solo in mischia (dove il loro predominio era largamente previsto), ma in tutte le fasi. Non riusciamo ad attuare il piano di gioco: più leggeri, più veloci, più dinamici, dovremmo evitare di giocare a ritmo basso e di andarci ad impantanare in fasi statiche, puntando invece a sfiancare i loro “bisonti” con un ritmo alto e con le folate dei nostri trequarti. Invece il possesso non lo abbiamo mai, complice anche la frequenza dei falli che consentono ai padroni di casa di installarsi nella nostra metà campo: andiamo di là una sola volta e, guarda caso, è meta. All’intervallo siamo sotto di tre mete a una, 20-5. Alla ripresa, la metamorfosi si presenta dopo un altro calcio piazzato dai piemontesi: i nostri si svegliano, e segnano tre mete, mangiandosene altrettante sulla linea. A un minuto dalla fine siamo avanti di tre punti, 23-26: bisognerebbe tenere la palla e congelare il match. Invece regaliamo agli avversari il possesso, un facile avanzamento di sessanta metri, e pure un fallo su cui – c’erano dubbi? – logicamente i piemontesi chiedono una mischia che varrà rifatta tre volte per nostro cedimento, fino alla inevitabile concessione della meta tecnica, seguita dal triplice fischio di chiusura. Ancora una volta abbiamo gettato alle ortiche per inesperienza una partita assolutamente alla nostra portata, e chiudiamo il girone di andata con una serie di rimpianti. Ma ora viene il bello: adesso i nostri avversari li conosciamo tutti, e se il ritornello era la necessità di fare esperienza, ora ne abbiamo fatta abbastanza, ed è arrivato il momento di capitalizzarla. Forza ragazzi!