Anche i test match di giugno hanno portato gioie e dolori alle nostre nazionali, ma hanno messo in luce le qualità dei nostri ragazzi: intendiamo Maxime Mbandà, flanker di grande intelligenza rugbistica e in breve divenuto una delle colonne portanti della nazionale maggiore, regolarmente tra i migliori in campo; Simone Ferrari, pilone destro in cui molti vedono già l’erede di Castrogiovanni; e Alberto Rollero, tallonatore dell’Under 20 entrata di forza, con un gioco brillante e moderno, tra le prime otto ai mondiali di categoria appena conclusi in Georgia.
Simone, che nel test match con l’Australia ha sgretolato entrambi i diretti avversari nelle mischie chiuse (anche grazie a lui tornate ad essere un punto di forza della nostra squadra) ha rilasciato una bella intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ricorda i suoi primi passi nel rugby targato Amatori Junior: tra gli allenatori da cui riconosce di aver imparato a giocare a rugby e a ingaggiare in mischia, non poteva mancare Luciano Docinto, il Doc, uno dei nostri allenatori più carismatici e più amati da intere leve di nostri giocatori. E allora, insieme ai complimenti per i nostri tre splendidi ragazzi, cogliamo l’occasione anche per un’affettuosa pacca sulla spalla al nostro grande Doc, in attesa di una buona birra insieme!
Qui l’intervista a Simone Ferrari
A sinistra
Simone,
a destra Alberto
Sopra: Maxime in azione contro l’Australia. Sotto: il Doc
2 comments
luisa
5 Luglio 2017 at 19:38
grande Doc , uno degli allenatori più amato dai ragazzi
Renatobenedetti
6 Luglio 2017 at 09:12
Doc, la forza della calma e della bontà
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