Anche quest’anno il Natale arriva all’improvviso e ci sorprende. Occasione per guardarsi un po’ indietro e pensare al futuro.
Vediamo quello che è stato fatto:
il nostro club riprende il cammino di espansione e consolidamento iniziato nel pre Covid. A tutte le categorie maschili si aggiunge la squadra Seniores Femminile che quest’anno partecipa al campionato di Serie A e che vede in questi giorni una nostra tesserata convocata ad un raduno nazionale.
La prima squadra doppia il 2022 in testa alla classifica di Serie B. Siamo una squadra italiana, per l’80% milanese, che compete per il primo posto con squadre che mettono nella loro formazione fino a quattro argentini e qualche sudafricano…secondo ormai la cattiva abitudine di questi ultimi anni del rugby italiano che sperpera così risorse finanziarie private e pubbliche che andrebbero investite sulla promozione e sui giovani.
La U19 è un gruppo numeroso, decisamente in controtendenza rispetto al panorama nazionale che ha visto scomparire dopo il Covid più di 100 formazioni U19 in tutta Italia. L’esperienza in élite ci vede certamente in difficoltà ma secondo me non siamo così distanti da formazioni composte dalla riunione di più società e con budget sicuramente superiori al nostro.
La U17 è impegnata in un girone ligure piemontese non particolarmente probante; ma il gruppo è solido e voglioso di prove impegnative e presto arriveranno.
La U15 vedrà un 2023 particolarmente interessante a fine stagione con un Super Challenge milanese che vedrà il nostro campo ospitare squadre da tutta Italia.
La U13 cresce sotto l’elegia dei nostri tecnici “anziani” e il resto del Minirugby sotto la direzione di Giorgio Buongiorno lavora e spero che i nostri giovani atleti si divertano; in particolare il gruppo Iseo è molto attivo ed entusiasta e anche i rapporti con il municipio 9 sono buoni.
Per tutti la parola d’ordine di quest’anno è COMPETERE; non vincere, nemmeno perdere possibilmente, ma imparare ad affrontare l’impegno con la giusta determinazione per poter dare tutto quello che si ha e concretizzare il lavoro fatto in settimana. Competere non deve spaventare nemmeno i più piccoli, per i quali la dose di competizione deve evidentemente essere omeopatica, ma non ignorata. La nostra società, come molti dei rapporti umani e professionali, è competitiva e siamo convinti che se i nostri giovani si abituano alla competizione, potranno vivere il loro futuro in qualsiasi ambiente con la serenità e la sicurezza necessarie per vivere consapevolmente e senza quelle nevrosi che purtroppo si registrano ogni giorno nei comportamenti sociali.
Con la speranza che l’anno prossimo tutti possiamo vivere il Natale AU nella nuova sede (i lavori dovrebbero iniziare a fine Gennaio), auguro a tutti gli atleti e rispettive famiglie buon Natale e felice anno nuovo.
A presto
Renato Benedetti
